martedì 7 ottobre 2008

Twilight come Titanic?

Inoltre, vi segnalo un articolo interessante. Molti di voi forse sono troppo giovani per ricordarsi cos’è successo nel 1997, quando è uscito il film Titanic, con Leonardo di Caprio e Kate Winslet. Succedeva che gruppi di ragazze tornavano al cinema anche quindici o venti volte (il record mi pare fosse 40 o giù di lì) per rivedere all’infinito quel film – che tra l’altro durava tre ore!!!

A un certo punto, insieme alle ragazzine venivano al cinema anche le mamme e le sorelle maggiori… insomma, si era creata un’epidemia mediatica. Bene: alcuni ipotizzano che possa succedere lo stesso con Twilight (Bè, io sicuramente, lo andrò a vedere minimo 10 volte, voi?).

Ecco l'articolo:

"E’ stato all’ultimo ComicCon a San Diego che la Summit si è resa conto di avere per le mani un potenziale blockbuster: la kermesse promozionale è stata letteralmente invasa da un’orda di fan, quasi tutte donne. Secondo l’articolista Dell’Hollywood Reporter, la Summit spera di poter fare leva su queste fan per trasformare Twilight in un nuovo Titanic. Chi ha più di vent’anni ricorderà certamente lo straordinario fenomeno mediatico e culturale scatenato nel 1997 dal film Titanic: anche per merito della star Leonardo di Caprio, nugoli di ragazzine tornavano al cinema anche per quindici o venti volte, spesso accompagnate dalle madri e dalle sorelle maggiori.

Succederà lo stesso anche per Twilight? La Summit è attenta a non sopravvalutare le possibilità del film. Certo è che un eventuale successo di Twilight mostrerebbe all’intera industria cinematografica che è possibile creare un franchise sulla base di un budget più che modesto.

Grazie anche alla bella opportunità offerta dal rinvio al 2009 di Harry Potter 6, Twilight ha potuto inserirsi nel prestigioso slot del 21 novembre, il weekend pre-Ringraziamento. Secondo alcuni analisti del box-office, il film potrebbe recuperare quasi tutto il budget (intorno ai 50 milioni di dollari) già nel primo weekend di proiezione.

Un anno fa, nessuno avrebbe scommesso molto su Twilight. Un piccolo studio indipendente, e la scelta di una regista come la Hardwicke, autrice di film piccoli e artistici, lasciavano presagire un prodotto di nicchia. Ma nei mesi successivi si sono palesate le esatte proporzioni del fandom di Twilight. E la Summit è riuscita fin da subito a salire sul carro promozionale e mediatico, e non si è risparmiata. La strategia adottata dagli studios ha previsto all'inizio una capillare copertura mediatica (trailer su MTV e MySpace, gruppi di fan invitati sul set, una copertina di Entertainment Weekly sei mesi prima dell'uscita del film...); ma ora, a sei settimane dall'approdo sul grande schermo, la Summit sta facendo uscire meno materiale, per creare un forte senso di attesa.

Questo film rappresenta, come accennavamo, una scommessa per l'intera industria hollywoodiana: un esperimento ambizioso e rischioso che, se vincente, offrirà un modello nuovo a chi in futuro vorrà raggiungere un pubblico giovane ed entusiasta con un budget ridotto.

Ma c'è un problema. A differenza di Harry Potter, o del Codice da Vinci – due bestseller che sono diventati franchise cinematografici – Twilight non può contare su numeri così alti di copie vendute. E soprattutto, il profilo demografico del potenziale pubblico è piuttosto ristretto.

Per essere una storia d'amore adolescenziale, è piuttosto cupo; e per essere un fantasy dedicato ai giovani, presenta tematiche decisamente "femminili".

[Vogliamo andare a prendere a schiaffi questo qua?]

La Summit, rivela l'articolo, sta progettando di trasmettere materiale promozionale per Twilight durante trasmissioni televisive seguite dai ragazzi nella fascia 12-24 anni; e ha curato il montaggio dei trailer in modo da enfatizzare le scene d'azione rispetto al lato più romantico della vicenda.

in proposito, Robert Thompson, docente di "cultura pop" all'università di Syracuse (NY), ha dichiarato: "Se mi occupassi io del marketing di questo film, vorrei star sicuro che non somigliasse troppo al libro: perché tutti quelli che hanno già letto il libro verrebbero comunque al cinema." Insomma: il segreto è conquistare chi il libro non l'ha letto. "Bisogna farlo sembrare una storia avvincente e piena d'azione, con protagonisti i vampiri: così il ragazzino (maschio) dodicenne non dirà: E' roba da ragazze".

Pare infatti – lo rivelano i pochi fortunati che sono già riusciti a vedere il film – che siano state molto condensate alcune scene del libro basate sullo sviluppo interiore dei personaggi. Se per esempio nel libro Edward ci mette qualche dozzina di pagine a spiegare a Bella la propria condizione di vampiro, nel film si tratterà di una rivelazione rapida quanto emozionante.

Pare inoltre che il finale del film sia più "aperto" rispetto a quello del libro, soprattutto per quanto riguarda i personaggi cattivi. "

1 commento:

Anonimo ha detto...

People should read this.