lunedì 13 ottobre 2008

E’ disponibile il trailer di Twilight sottotitolato in italiano, grazie ai nostri amici di Trailersland. E’ in alta definizione, e se volete potete anche scaricarlo!


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Poi ho qualche nuova foto dal film. Potete vederle qui sotto, ma su alcuni siti (per esempio qui) le trovate in altissima risoluzione. Nel frattempo infatti sono uscite in HQ quasi tutte le foto nuove degli ultimi giorni. Perfette per metterle come sfondo del computer, giusto? Io lo farò, voi?



Mi segnalano fra le altre cose una bella intervista a Kellan Lutz (Emmett). Eccone la traduzione:

Sei pronto per il grande debutto di novembre?

Di cosa? Cos’è che esce??

Oh, un piccolo film che parla di vampiri…Harry Potter è stato rimandato, quindi…

Cos’è? Un film di vampiri… sembra interessante. Mi piacciono i vampiri.

E ne interpreti uno.

Sì. Interpreto Emmett Cullen e sono molto emozionato. Un paio di settimane fa ho rivisto alcune delle scene principali. Ma devo ancora vedere l’intero film, non vedo l’ora.

Perché non te l’hanno fatto ancora vedere?

Sono stato fuori città, gli altri attori l’hanno visto, e spero che la prossima settimana riuscirò a vederlo anch’io. Sono impaziente, ho sentito dire che è molto bello.

Hai partecipato alle riprese aggiuntive?

Sì, sì.

Cosa avete girato?

Soprattutto scene che aiutano a trasferire il libro sul grande schermo. Per esempio il trattato con i Quileute e poi i vampiri e il modo in cui il dottor Carlisle ha stipulato il trattato. Nel libro in realtà questa parte non è spiegata nel dettaglio, quindi noi la mostriamo in modo più chiaro. Per chi non ha letto i libri, è un modo per capire cosa succede davvero.

Qualcos’altro?

Sì, un paio di altre cose.

Non vuoi dircele.

Non posso, non posso. Le vedrete, e vi piaceranno.

Com’è interpretare Emmett?

Emmett è fantastico. E’ il miglior personaggio che avrei potuto interpretare in Twilight. E’ un vampiro a cui piace divertirsi. Si diverte a fare battute a Bella e a fare da fratello maggiore per tutti gli altri.

Ed è fortissimo.

Ha una forza micidiale.

Hai fatto ginnastica?

Oh sì, e mi sono divertito molto, insieme a Peter (Facinelli) e Edi (Gathegi): Peter adotta un programma di fitness P90X, mentre io ho imparato le tecniche di arti marziali di Bas Rutten mentre ero in Africa a girare Generation Kill, quindi è un allenamento basato sul Muay Thai (la boxe thailandese) e sul Ju-Jitsu. E poi ho mangiato molte proteine per mettere su muscoli. Molte flessioni, tanti addominali, e sollevamento pesi.

Ti aspettavi una reazione così entusiasta da parte dei fan? Appena pronunci la parola Twilight la gente diventa matta.

Sì… no, la risposta è no. Non me l’aspettavo proprio. Non sapevo in cosa mi stessi cacciando. Pensavo fosse semplicemente un bel film sui vampiri, finché ho capito che era tratto da un libro, e che c’erano altri libri. E una volta letti i libri ho capito perché hanno così tanti fan. Quindi è bello far parte di tutto questo. Devo ancora finire di leggere Breaking Dawn. E’ difficile, perché mentre leggo sono nervoso, quindi devo trovare il tempo per leggere altrimenti mi dimentico tutto e devo rileggere il capitolo. Quindi mi sto prendendo il tempo necessario.

Il vostro contratto prevede quattro film?

Non lo so.

Due film?

Forse sì, ma devo chiedere.

Il punto però è che in quanto vampiri la vostra età deve restare stabile, quindi se ci vorrà qualche anno per girare tutto quanto… cercherai di mantenerti in forma?

Girare cosa? Tutti i film fino a Breaking Dawn? Sarebbe bellissimo se li facessimo tutti. Non potrei chiedere di più, fare come per Harry Potter, trasformare in film tutti i libri. E credo che se faremo gli altri film li gireremo insieme, per evitare il problema dell’età… E poi, interpretiamo tutti ragazzi del liceo, non è Harry Potter dove all’inizio sono bambini e quindi crescono man mano, da un film all’altro. Noi non cresciamo.

Hai una scena preferita tra quelle che hai girato… e di cui puoi parlare?

Be’ sai? Mi sono divertito molto a girare le scene del trattato. Gli abiti d’epoca, e poi l’idea di spiegare visivamente quel che nel libro è solo raccontato… E poi anche la partita di baseball, e le scene di lotta. Mi piace fare acrobazie, sporcarmi e farmi male. Ma in realtà tutte le scene sono state divertenti.
E Generation Kill è una delle mie miniserie preferite di quest’anno.

Com’è stato girarla?

Difficile, difficile: molti momenti morti. Interpretavo Jason Lilley, un autista di camionette militari, quindi in molte scene c’erano tantissime camionette e bisognava guidarle a trenta all’ora. E le strade erano così strette che a un certo punto bisognava fare marcia indietro con quei bestioni, e ci volevano ore. Ci mettevamo anche un mese per girare un episodio. Io però sono abituato alla tv, dove un episodio si gira in una settimana, nove giorni al massimo. Ma stavolta i giorni erano trenta, e non credevo davvero ci sarebbe voluto così tanto tempo. Credevo di poter tornare negli Stati Uniti e vedere la mia famiglia, una settimana ogni tanto. Ma sono rimasto lì per sette mesi interi, con settimane lavorative di sei giorni. E’ stato difficile, ma ero con altri 39 ragazzi ed eravamo una grande famiglia. Una vita diversa, ma una famiglia, un po’ come gli anni dell’università.

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