lunedì 3 novembre 2008


MENO 18 GIORNI!
Ancora per oggi, niente spoiler su Breaking Dawn nei commenti, per favore. Da domani si potrà iniziare a parlare del libro (solo nei commenti, non negli articoli).
Durante il soggiorno a Roma, Rob, Kristen e Catherine hanno posato per alcune bellissime foto. Cliccate sulla foto qui sotto per vederle tutte, grazie a Twilighters.org.
Il Los Angeles Times ci propone invece una bella serie di ritratti di Rob, Kellan e Nikki (non particolarmente belle, a dire il vero...)
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Oggi vi propongo anche un’intervista a Kristen Stewart, rilasciata a un quotidiano spagnolo. Sono uscite molte interviste nell’ultima settimana, sia ai protagonisti sia agli attori minori. Vedrò di tradurne il più possibile nei prossimi giorni.

1. Ciao Kristen, benvenuta in Spagna! La mia domanda è: qual è stata la scena più difficile da girare? E quale la più divertente?
Credo che la più difficile e la più divertente fossero in realtà la stessa scena. Ogni scena ha un nome, questa si chiama “la radura”. E’ la scena più sincera e più disperata dell’intero film.
2. Ciao Kristen, in primo luogo vorrei dirti he sei un’ottima attrice, e credo che il ruolo di Bella ti si addica molto. Vorrei sapere se eri già una fan della saga prima di recitare nel film, e se ci saranno quattro film per i quattro libri.
No, non ne sapevo niente prima del film. E non sappiamo se ci saranno quattro film, ma ormai è quasi sicuro che faremo il secondo. In un primo momento i produttori pensavano di unire il secondo e il terzo romanzo in un unico film, ma hanno cambiato idea. Credo che faremo anche il terzo.
3. E’ stato difficile interpretare Bella?
E’ difficile rappresentare la storia d’amore e interpretare un personaggio in modo tale che tutti possano vivere la storia attraverso lei, e non sentirsi in imbarazzo per il fatto di dover mettere a nudo tutti i tuoi sentimenti, aprirti così tanto.
4. Ti innamoreresti di un vampiro se fosse come Edward?
Se avessi la stessa attrazione che hanno loro due, non avrei scelta.
5. Kristen, immagina che la storia di Twilight sia reale. Se apparisse nella tua vita una persona come Edward, potresti dimenticare tutte le sue stranezze e amarlo per sempre?
Credo, come ho già detto, che non avrei scelta.
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Intanto ieri mattina è uscito un bellissimo video: Catherine Hardwicke ci accoglie in sala di montaggio, per farci vedere come vengono messe insieme le varie scene del film, e soprattutto come vengono associati immagini e musica: assistiamo alla registrazione della colonna sonora, in uno studio di Londra, alla presenza di Carter Burwell, il compositore. La Hardwicke spiega che nel film ci sono vari temi musicali: il “tema dei predatori”, quello di Edward, e poi ovviamente il tema che sentiamo quando Bella e Edward si innamorano, cioè Bella’s Lullaby.
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Lo sapevate che Peter Facinelli stava per rifiutare Twilight? Meno male che poi ha cambiato idea: ci spiega tutto in un’intervista, di cui vi presento la traduzione.
Come sei stato scelto per il ruolo di Carlisle Cullen?
Mi ha telefonato il mio agente, dicendo che c’era un film sui vampiri diretto da Catherine Hardwicke. La mia prima risposta è stata: “Non voglio fare un film sui vampiri”.
Cos’hai contro i vampiri?
Pensavo fossero una sciocchezza, sai? Tutti i vampiri che avevo visto erano solo sangue, budella e horror: più simili a film sugli zombie che alla mitologia originale dei vampiri. Quindi ho pensato che anche questo film dovesse essere così, perché per un certo periodo, dopo l’uscita di Intervista col vampiro, sono usciti tantissimi film simili, con sceneggiature orrende. Quindi avevo la brutta impressione che i film sui vampiri fossero roba del genere L’alba dei morti viventi.
Quindi stavi per rifiutare?
Sì, assolutamente. Ma mi piacevano i film di Catherine Hardwicke, quindi ero interessato abbastanza da dire: “Va bene, leggerò il libro”. Perché a quel punto non avevamo ancora una sceneggiatura. Quindi ho letto il libro in un solo giorno. Mi ha emozionato moltissimo, perché riproponeva le antiche storie di vampiri, con le metafore sessuali su quelle creature assetate di sangue ma bellissime. Leggendo il libro mi sono venute in mente immagini di quei vecchi film in bianco e nero. Era la storia di un amore proibito ambientata in questo mondo di vampiri… se ne poteva trarre un film divertente. Quindi ho fatto un provino per Catherine, e credo di essermela cavata bene. Ma a dire il vero, all’inizio non ho ottenuto la parte.
Davvero? Cos’è successo?
Mi sembrava di aver fatto un ottimo provino, e a Catherine ero piaciuto, ma c’era un altro attore che gli studios preferivano. Non voglio fare nomi, non voglio che lui si penta. Mi pare che dovesse girare altri film, o che ci siano stati problemi con il contratto, non so. Ma quando ho fatto il provino ho scoperto che Catherine è piena di passione ed energia, e volevo davvero lavorare con lei. Quindi, quando ho saputo che non ero stato scelto per la parte, mi è dispiaciuto molto. Poi un giorno in un negozio ho visto un libro che parlava di “50 anni di vampiri a Hollywood”: di nuovo quei vecchi fotogrammi di Bela Lugosi e il Dracula originale, la storia e il folclore. Quindi ho comprato il libro e l’ho spedito a Catherine con un biglietto in cui dicevo: “Mi dispiace che le cose siano finite male, ma ammiro molto il tuo lavoro. Spero che questo libro possa ispirarti”. Quando le hanno detto che quell’altro attore si era ritirato, Catherine ha preso in mano il libro e ha detto: “Che ne pensate di Peter Facinelli?”. Dunque ripeto sempre questa battuta: ho comprato il mio ruolo in Twilight per 29 dollari e 99. Ed è valso fino all’ultimo centesimo.

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